Uno dei principali nemici del fatturato e della produttività delle aziende è rappresentato dagli incendi, o dai danni indiretti.
È quanto emerge da uno studio condotto da Allianz Global Corporate & Specialty in 200 Paesi, prendendo a riferimento il periodo tra il 2013 e il 2018.
Secondo la compagnia, infatti, gli incendi e le esplosioni rientrano tra le 10 principali cause delle perdite finanziarie aziendali, causando danni per oltre 14 miliardi di euro.
In classifica rientra anche l’Italia in cui il 28% di tutti i sinistri analizzati riguardano casi di incendi causati da guasti, o difetti, delle componenti elettroniche e/o meccaniche impiegate all’interno delle imprese.
Un’azienda, quindi, che desideri tutelarsi da questi eventi ha la possibilità di stipulare una Polizza incendio. Tuttavia nella maggior parte dei casi si rischia di cadere in una disattenzione che in molti casi si trasformerà in una copertura, nei fatti, incompleta.
La maggior parte delle realtà aziendali, infatti, che si approcciano a Polizze di questo tipo, tendono a considerare solo i danni materiali e diretti come quelli subiti dalla struttura, dall’ufficio e dalle attrezzature interessate dal sinistro.
In questo modo vengono escluse dalla copertura i danni indiretti, ovvero tutte quelle perdite con cui l’azienda dovrà fare i conti successivamente in seguito all’interruzione, totale o parziale, delle attività.
Questo perché in determinate realtà produttive la sopravvivenza di un’azienda o di una fabbrica è strettamente correlata allo svolgimento delle attività produttive all’interno dei locali, il cui ripristino, in seguito all’evento, potrebbe richiedere anche molto tempo.
Questa premessa chiarisce il motivo per cui per un imprenditore è conveniente integrare alla propria Polizza incendio anche la copertura dei danni indiretti.
Perché tutelarsi con una Polizza per i danni indiretti
L’obiettivo delle Polizze danni indiretti sarà quello di reintegrare la situazione economica dell’assicurato nella stessa posizione in cui si sarebbe trovata se non fosse avvenuto il sinistro. Le polizze per i danni, causati dall’interruzione dell’esercizio, sono tutte legate ad una polizza incendio, che si basa sull’accertamento dei danni arrecati ad oggetti materiali e tangibili, aspetto, che si presenta come un punto di partenza fondamentale.
I danni indiretti, invece, considerano tutti quegli elementi che sono esclusi dai danni diretti: stipendi, imposte, affitti, oneri finanziari, spese generali, ammortamenti e manutenzioni. È chiaro che la valutazione dei danni indiretti sarà leggermente più complessa dato che necessiterà di un’analisi incrociata di un insieme di fattori e dati, incluse le previsioni sulle probabilità del fatturato futuro in assenza del sinistro. L’aspetto interessante è che questo tipo di copertura, oltre a tutelare l’assicurato, si estenderà anche ai terzi legati al servizio prestato dall’attività produttiva o il cui guadagno è correlato all’impresa in questione.
Nel mercato sono presenti diversi tipi di polizze danni indirette:
- Forma a diaria, che consiste nel definire una somma giornaliera da moltiplicare per il numero di giorni di fermata. Nel caso di interruzione parziale la diaria verrà decurtata di una parte pari al valore dell’attività che continuerà nonostante il sinistro. In questa forma la copertura, in genere, non supera un periodo di 6 mesi;
- Forma a unità di produzione, particolarmente adatta alle produzioni omogenee in cui è possibile dare un valore alla quantità del bene non prodotto. Non è applicabile nei casi della produzione di beni diversificati data la difficoltà, in quel caso, di risalire ad un valore specifico.
- Forma Loss of Profits, che viene dal mercato americano e si basa sul bilancio della società assicurata attraverso un calcolo ottenuto considerando sia i costi fissi che i costi variabili. In questo modo si cercherà di ottenere il valore del danno il più vicino possibile al danno reale.
- Forma a margine di contribuzione, che mantiene la logica della precedente nella modalità di calcolo della somma assicurata, ma non del danno, svincolando in questo modo il calcolo dell’indennizzo dal rapporto tra somma assicurata e fatturato.
I punti in comune restano comunque i vantaggi:
- Indennizzo per il mancato profitto a causa dell’evento;
- Copertura dei costi degli gli stipendi dei dipendenti e dei collaboratori.
Ricordiamo, inoltre, che in seguito alla decisione del Governo di limitare alcune attività produttive a causa del Covid-19, alcune compagnie hanno deciso di estendere la copertura da interruzione anche ai danni causati dalla pandemia. Per quest’ultimo punto resta comunque necessario richiedere maggiori informazioni alla propria compagnia assicurativa.